Il fondo per la sicurezza interna 2021-2027: di cosa tratta?

Il fondo per la sicurezza interna 2021/2027, chiamato anche con la sigla FSI, ha gli stessi obiettivi generali e le stesse modalità di attuazione del suo predecessore (nella componente “Polizia”) e ha una datazione finanziaria di 1.931.000.000 euro per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027.

FSI mira a garantire un elevato livello di sicurezza nell’Unione, in particolare prevenendo e combattendo il terrorismo e la radicalizzazione, i reati gravi e di criminalità organizzata e la criminalità informatica, fornendo assistenza e protezione alle vittime di reato, nonché preparandosi agli incidenti, ai rischi e alle crisi in materia di sicurezza.

Inoltre, il fondo dovrà sostenere la protezione della popolazione, degli spazi pubblici e delle infrastrutture critiche da incidenti di sicurezza, nonché la prevenzione e la gestione dei rischi anche attraverso la formazione comune, lo sviluppo di politiche comuni quali strategie, cicli programmatici, programmi e piani d’azione.

Ma in cosa consistono i fondi? A chi sono destinati? Scoprilo nel manuale.

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Il Fondo europeo per la difesa 2021-2027: di cosa tratta?

Il Fondo europeo per la difesa per il settennato 2021/2027 nasce per migliorare la competitività, l’innovazione, l’efficienza e l’autonomia tecnologica dell’industria della difesa dell’Unione, soprattutto nelle sue due fasi necessarie: quella di ricerca sui prodotti e sulle tecnologie e quella del loro sviluppo.

La fase di ricerca può comprendere notevoli rischi, in particolare riguardo al basso grado di maturità e alla natura innovativa delle tecnologie; la fase di sviluppo ha anch’essa notevoli rischi che comportano un impatto negativo sulla competitività e sull’innovazione dell’industria della difesa dell’Unione.

EDF promuoverà il nesso fra queste due fasi, cercando di attenuarne i rischi, con una datazione finanziaria di 7.953.000.000 di euro totali per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027.

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Il nuovo programma europeo per la salute 2021-2027: di cosa tratta?

L’emergenza COVID-19 ha generato una crisi senza precedenti, colpendo duramente i sistemi sanitari nazionali e mettendone in luce le criticità come una lente d’ingrandimento.
Pazienti, personale medico e sanitario e sistemi sanitari d’Europa hanno subito un impatto che l’Unione non poteva ignorare, e in risposta al quale ha varato “EU4Health”, il quarto programma dedicato alla salute per il periodo 2021-2027.

In cosa differisce rispetto ai precedenti programmi?

È il più ambizioso mai realizzato, con i suoi 5,75 miliardi di euro stanziati per sostenere e integrare le politiche nazionali in ambito sanitario. Un’adeguata preparazione sarà necessaria per affrontare con resilienza le minacce del futuro.

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Europa Digitale 2021-2027: di cosa tratta?

Le tecnologie stanno profondamente cambiando la nostra vita quotidiana, il lavoro, il modo in cui capiamo e usiamo le risorse naturali e l’ambiente, l’agricoltura, il modo in cui le persone interagiscono, comunicano e si istruiscono.

Fare parte di questo futuro, conoscerlo e gestirlo può portare a grandi miglioramenti economici, di salute, di istruzione per tutta la popolazione.
La pandemia di Covid-19 ha evidenziato non solo quanto ci affidiamo alla nostra tecnologia a nostra disposizione, ma anche quanto sia importante per l’Europa non dipendere da sistemi e soluzioni provenienti da altre regioni del mondo.

A seguito della pandemia di COVID-19 la digitalizzazione è diventata una componente essenziale sia per la ripresa economica sia per la resilienza dei settori europei della sanità e dell’assistenza.

Nello stesso modo, la pandemia ha accelerato la transizione digitale e ha messo in luce che l’UE deve migliorare le sue capacità digitali (tecnologie, infrastrutture) e, dall’altro lato, avere una forza lavoro formata per utilizzare le nuove tecnologie.

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The European Child Guarantee: di cosa tratta?

Da sempre al centro dell’agenda europea, i diritti dei cittadini hanno indirizzato le politiche europee e dei singoli Stati membri. I diritti dei bambini e dei giovani trovano un posto di rilievo nelle misure europee. In particolare, il 2021 registra progressi nello sviluppo della Garanzia europea per l’infanzia, adottata il 14 giugno dello stesso anno.

La Garanzia ha come destinatari finali degli interventi i minori a rischio di povertà ed esclusione sociale, e prevede l’adozione di un Piano nazionale che ciascun Paese dovrà redigere entro marzo 2022 e che sarà valido fino al 2030.

A sostegno delle azioni da mettere in atto i fondi strutturali, i programmi europei e il PNRR, forniranno le risorse necessarie.
Il testo passa in rassegna i documenti centrali legati alla Garanzia, a partire dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, per arrivare alla Raccomandazione del Consiglio che adotta la Garanzia.

L’intento è delineare il contesto nella quale la Garanzia per l’infanzia si inserisce e inquadrarla nello spazio delle politiche europee.

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Fondo sociale europeo Plus (FSE+): di cosa tratta?

Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) rientra tra i fondi strutturali del settennato 2021-2027, con una dotazione finanziaria di 87.995.063.417 di euro a prezzi del 2018. FSE+ nasce per sostenere e integrare le politiche dei vari Stati membri negli ambiti delle pari opportunità, soprattutto nell’accesso alla formazione e al lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne, della creazione di un ambiente di lavoro sano e di qualità, dell’inclusione sociale a 360 gradi e dell’accesso ai servizi di base.

Il Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 riunisce quattro strumenti di finanziamento che erano separati nel periodo di programmazione precedente:

• il Fondo sociale europeo (FSE);
• il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD);
• l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile;
• il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI).

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