MISE Italia: “Bando Credito d’imposta ricerca e sviluppo” (fin-2001)
Credito d'imposta ricerca e sviluppo
Bando “Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design” – Ministero dello Sviluppo Economico
Obiettivi
La misura si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Entità del contributo
Il contributo consiste in un credito d’imposta, utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
L’entità del credito viene calcolata come di seguito:
- Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico: Credito d’imposta del 12% delle spese agevolabili. Limite massimo 3 milioni di euro;
- Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati: Credito d’imposta del 6% delle spese agevolabili (10% nel caso di attività volte alla transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0). Limite massimo 1,5 milioni di euro;
- Per le attività di design e ideazione estetica per la realizzazione dei nuovi prodotti e campionari: Credito d’imposta del 6% delle spese agevolabili. Limite massimo 1,5 milioni di euro.
Chi può partecipare
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, escluse quelle per le quali è aperta una procedura concorsuale.
Tra i costi agevolabili rientrano:
- le spese del personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato (compresi gli amministratori, entro determinati limiti), direttamente impiegati in tali attività ed in relazione al tempo dagli stessi dedicato
- commesse di ricerca attribuite ad università, enti di ricerca, altre imprese ed anche a liberi professionisti nel caso di attività di design e ideazione estetica
- quota parte dell’ammortamento di privative industriali se esclusivamente utilizzate in attività di ricerca e sviluppo.
Sono poi agevolabili altre tipologie di costi, entro determinati limiti, quali costi di consulenza connessi a tali attività, quota parte dell’ammortamento di strumenti, attrezzature e software per il periodo di utilizzo nei progetti, eventuali materiali utilizzati per prove o nella realizzazione di prototipi.